CCNL Comparto Università: lettere alla Ministra Moratti e al Presidente della CRUI

Il 13 settembre scorso sono state inviate alla Ministra Moratti e al Presidente del Comitato di Settore e al Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, le due lettere che seguono:

Lettera n. 1

Signor Ministro,
riteniamo opportuno farLe conoscere la lettera diretta al Presidente del Comitato di settore Aran per il comparto del personale tecnico e amministrativo delle Università e al Presidente della CRUI.
Quella del nostro comparto di contrattazione è una odissea di cui non riusciamo a vedere la fine. Il 23.2.2000 una preintesa ci vide affermare, in pieno accordo con la controparte, la necessità fra le altre, di perequare il trattamento economico del personale tecnico e amministrativo universitario a quello degli altri comparti di contrattazione il 9.8.2000giungemmo, dopo lunga e penosa contrattazione, a sottoscrivere l’accordo per il quadriennio contrattuale 1998/2001 ed il primo biennio economico. Il CCNL recava tutta una serie di rinvii a successive sessioni contrattuali, poiché sembrava che il tempo non fosse stato sufficiente all’elaborazione di proposte che incontrassero il favore di entrambe le parti, non solo su materie effettivamente scottanti, ma anche su mere applicazioni di legge.
Siamo così ad oggi: sia le così dette code contrattuali, nel cui ambito si devono discutere due temi importanti quali il rinnovo contrattuale dei lettori e collaboratori ed esperti linguistici e il trattamento perequativo del personale dei Policlinici e delle Aziende miste che il secondo biennio economico, che avrà scadenza il prossimo 31.12, non sono stati ancora minimamente affrontati. Nel contempo, quasi tutte le categorie dei dipendenti da pubbliche amministrazioni hanno definito il quadriennio normativo e rinnovato il contratto per il secondo biennio economico, ed è ormai chiaro quali siano, per tutti le dimensioni degli aumenti che verranno percepiti, ampliando ancora di più il divario economico con il personale delle Università.
Le voci di "taglio " operato dal Consiglio dei Ministri solo per il personale universitario ci hanno, quindi, meravigliato e preoccupato. Anche per il nuovo Governo, dunque, la dichiarata centralità della ricerca e della formazione si scontrerebbe, all’atto pratico con una sostanziale indifferenza per la dignità degli operatori, che resterebbero valutati e retribuiti meno degli altri.
E’ , questo, l’ultimo in ordine di tempo di una serie di problemi inerenti le Università dei quali abbiamo chiesto da tempo di poter parlare con Lei. Reiteriamo la richiesta, convinti che – così come per la scuola – l’autonomia universitaria non possa intendersi come libera povertà degli addetti.

Lettera n. 2

Abbiamo appreso che il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 9.8.2001, ha approvato con correzioni l’atto di indirizzo espresso per il rinnovo contrattuale, 2° biennio. Le correzioni sono tali da vanificare qualunque possibilità di intesa.
Ricordiamo che l’ordinaria vigenza del biennio, di cui non è ancora nemmeno iniziata la discussione, terminerà il prossimo 31 dicembre; e che la legge ci impone di presentare entro pochi giorni, con la disdetta del CCNL 1998-2001, la piattaforma per il rinnovo contrattuale 2002-2005.
Attendiamo una convocazione a tempi strettissimi annunciando fin d’ora la prosecuzione delle iniziative di lotta qualora la situazione non ci consenta di raggiungere, così come era reciproco impegno, la perequazione del trattamento economico del personale tecnico e amministrativo universitario a quello già previsto per gli altri comparti di contrattazione.

SNUR CGIL                CISL UNIVERSITA’                        UIL PA-UR
M.V. Broccati                  A. Marsilia                                    A. Civica