CONTRATTO
DECENTRATO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER IL TRATTAMENTO ACCESSORIO –
ART. 42, COMMA 2, LETTERE B), D), E) DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEI
DIPENDENTI DEL COMPARTO UNIVERSITA’ – ANNO 1999.
Premesso
·
che i risultati gestionali
dell’Ateneo - cui si deve correlare l’erogazione dei trattamenti
incentivanti secondo quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale -
presentano numerosi aspetti di fondo ampiamente positivi, in un quadro di
programmi e di progetti aventi come obbiettivo il miglioramento della qualità,
efficacia ed efficienza dell’attività e dei servizi:
-
capacità di generare rilevanti avanzi
di gestione;
-
dinamica delle immatricolazioni e
delle iscrizioni ampiamente soddisfacente in rapporto al calo demografico ed
ai dati medi nazionali;
-
rilevanti risultati ottenuti dal
processo di riequilibrio inter-universitario
che ha trasferito all’Ateneo fondi sottratti ad altre Università
risultate meno efficienti nei processi di spesa;
-
capacità di attivazione di numerose
nuove iniziative didattiche e di nuovi servizi a supporto del tasso di
attrazione degli studenti;
-
accentuazione della provenienza degli
studenti da province e regioni non limitrofe;
-
elevata capacità di autofinanziamento
a supporto dei piani edilizi e degli incrementi degli organici; ecc.;
·
che, nel nuovo quadro di
riferimento delle attività universitarie, assume un ruolo di crescente
rilevanza strategica la capacità delle strutture amministrative e tecniche di
supportare il processo di sviluppo e di rinnovamento dei singoli Atenei;
·
che, pertanto, il personale
deve essere, da un lato, adeguatamente incentivato, come previsto dal
C.C.N.L., a sostenere un impegno crescente in un quadro di aumento dei carichi
di lavoro a parità di organici, di rinnovamento delle procedure, di
intensificazione dei servizi e, dall’altro, deve essere sempre più
partecipe dei risultati, anche economici, ove conseguiti.
Constatato
·
che, sulla base di tali
premesse, l’Università di Parma ha provveduto a stanziare per il
trattamento accessorio del personale L.1.387.940.512 come
previsto dal contratto e da norme specifiche, oltre a L.653.854.000 per
lavoro straordinario, (al netto degli oneri a carico dell’Ente);
·
che, oltre agli importi sopra
indicati, l’Università di Parma ha provveduto a finalizzare, a
finanziamento del presente contratto decentrato per l’anno 1999, anche
-
un ulteriore stanziamento nella misura
massima consentita dall’art. 4
C.C.N.L. 96/97 pari a L.320.518.333;
-
lo stanziamento di L. 438.000.000
corrispondenti ad economie varie accertate su partitari diversi del fondo per
il trattamento accessorio in riferimento all’esercizio 1999 e ad esercizi
precedenti;
·
che, inoltre,
l’Amministrazione universitaria ha provveduto a farsi carico, con fondi
stanziati in aggiunta a quelli previsti per il trattamento accessorio del
personale,
-
dell’incentivazione innovativamente
riconosciuta ai Collaboratori ed Esperti Linguistici;
-
del finanziamento degli “incarichi
aggiuntivi” extra doveri d’ufficio, in passato compensati a carico dei
fondi previsti dal C.C.N.L.
Ritenuto
·
che, in assenza di rigorosi e
puntuali strumenti di analisi - peraltro in fase di attivazione - (analisi dei
carichi di lavoro; contabilità analitica; controllo di gestione; gestione per
obbiettivi; ecc.), i favorevoli risultati gestionali sono difficilmente
rapportabili agli effetti prodotti da singole iniziative, progetti e
comportamenti individuali, dovendosi quindi necessariamente e doverosamente
ricondurre, per molti aspetti, i risultati stessi anche al contributo
sostanzialmente indifferenziato di tutto il personale tecnico ed
amministrativo;
·
che, pur in carenza di
specifici strumenti di analisi, si deve dare atto che sono evidenziabili
oggettive situazioni che vedono dipendenti impegnati, a parità di compenso,
in posizioni di maggiore responsabilità, richiedenti più elevata e/o più
specialistica professionalità, o, ancora, impegnati nello sviluppo di
programmi di carattere straordinario, comportanti carichi di lavoro aggiuntivi
rispetto alle ordinarie mansioni;
·
che l’inquadramento del
personale nei diversi livelli non corrisponde, per diversi aspetti, e in
numerose posizioni organizzative, alle funzioni effettivamente svolte, come è
testimoniato, ad esempio, dalla presenza in servizio di una sola unità di
nono livello, dal fatto che Settori anche molto complessi sono retti da ottavi
livelli, e dal fatto che numerosi Servizi, anche complessi, sono retti da
settimi livelli e, in alcuni casi, da sesti livelli;
·
che tale situazione comporta
una urgente revisione dell’attuale organizzazione amministrativa degli
uffici rivolta a creare un obiettivo riequilibrio tra Settori e Servizi in
ragione dei rispettivi gradi di complessità e di responsabilità ed a
prevedere numerose posizioni funzionali che non sono riconosciute e recepite
nella attuale struttura organizzativa soprattutto per ciò che concerne, in
particolare, le attività amministrative a supporto delle Presidenze di Facoltà
e delle altre Strutture didattiche e di ricerca e le attività tecniche di
coordinamento a supporto della ricerca;
·
che, ai sensi della normativa
vigente, risulta abrogata l’indennità meccanografica liquidata nei
precedenti contratti decentrati.
Considerato
che
la parte pubblica ha espresso l’orientamento a contenere la quota dei
compensi accessori da distribuirsi in modo diffuso e indifferenziato
ponendosi, per contro, l’obbiettivo
a)
di accentuare, progressivamente, la selettività delle assegnazioni a
compenso delle più rilevanti posizioni organizzative, in proporzione alla
complessità, alla responsabilità ed al contributo individuale fornito al
miglioramento della qualità, efficienza ed efficacia dell’attività e dei
servizi da parte del personale preposto;
b)
di finalizzare una quota delle risorse disponibili all’incentivazione
di progetti dell’Amministrazione, qualificanti in rapporto agli obbiettivi
sopra indicati, e che coinvolgano una limitata percentuale del personale;
in
ottemperanza a quanto previsto dal vigente contratto di lavoro, che si pone
l’obbiettivo di <<garantire la selettività della erogazione dei
compensi ai dipendenti ed il loro effettivo carattere incentivante>>,
basando la valutazione <<sia su fattori collettivi attinenti alla
qualità ed al grado di raggiungimento complessivo degli obbiettivi
programmati, sia su elementi attinenti alla qualità e alla intensità della
partecipazione individuale>>;
che
la parte sindacale, pur condividendo, in linea di principio, gli
orientamenti espressi dalla parte pubblica, e pur dando atto
all’Amministrazione di esprimere, con piena collaborazione, stimolo e
supporto dei dipendenti, una progettualità coerente con il quadro evolutivo
che si va delineando nel sistema universitario,
ritiene
peraltro
·
che il riconoscimento economico
in rapporto alla complessità delle posizioni organizzative deve derivare,
ancor prima che dal compenso accessorio, dal compenso fondamentale proprio dei
livelli corrispondenti alle funzioni
organizzative di fatto ricoperte;
·
che, in carenza di adeguati
strumenti di analisi della produttività ed in carenza di equilibrate
corrispondenze tra livelli e funzioni svolte, non si possa prescindere da una
diffusa ed equilibrata partecipazione di tutti i dipendenti alla distribuzione
dei compensi accessori;
·
che, soddisfatta l’esigenza
di cui al punto precedente per importi che non siano inferiori a quanto
distribuito nei precedenti esercizi, il maggior fabbisogno per interventi
selettivi debba essere posto a carico di fondi
non già finalizzati dal contratto collettivo ed erogati, secondo
quanto previsto dalla normativa vigente, in rapporto ai favorevoli risultati
conseguiti dall’Ateneo;
·
che, in carenza di un disegno
organizzativo aggiornato e completo che individui e riconosca tutte le
posizioni aventi funzioni di coordinamento e di responsabilità,
l’erogazione di compensi accessori da correlarsi alle posizioni
organizzative ed alle funzioni specialistiche e di responsabilità deve, in
ogni caso, essere orientata da criteri generali di valutazione che non siano
strettamente vincolati dall’attuale schema organizzativo; ciò nel
presupposto che la classificazione delle posizioni in Settori e Servizi non
consente di cogliere l’esistenza di diversi gradi di complessità
all’interno degli stessi e di cogliere la diversa contribuzione ai risultati
complessivi di Ateneo, ed esclude la considerazione di posizioni di
coordinamento, di responsabilità e funzioni specialistiche esterne
all’attuale schema organizzativo;
·
della volontà più volte
espressa dalla parte pubblica di procedere, nella direzione sopra indicata,
verso una prossima revisione dell’Ordinanza degli uffici che si estenda alla
considerazione di posizioni organizzative, attualmente non ricomprese, con
particolare riferimento alle strutture didattiche e di ricerca;
·
degli impegni già assunti
dall’Amministrazione universitaria in sede di approvazione del nuovo
regolamento per il reclutamento del personale che amplia notevolmente le
opportunità di progressione interna di carriera attraverso il bando di corsi
concorso e di posti riservati;
·
dell’orientamento espresso
dalla parte pubblica affinché i crescenti
incarichi aggiuntivi affidati al personale in servizio per carenze
d’organico o per nuove esigenze, in passato compensati a carico dei fondi
per l’incentivazione, trovino copertura finanziaria, al di fuori di questi
ultimi, su economie di bilancio accertate dall’amministrazione
universitaria;
·
delle istanze della parte
sindacale a limitare l’affidamento di incarichi aggiuntivi al personale ed,
in alternativa, ad attivare, per lo svolgimento degli stessi, percorsi
formativi e regolamenti per il trasferimento di personale idoneo, finalizzati
a favorire sia il contenimento della spesa sia una diffusa crescita
professionale;
·
dell’impegno assunto –
come indicato nella relazione rettorale al bilancio per l’esercizio
2000 che finalizza allo scopo uno stanziamento aggiuntivo di 280 milioni circa
- ad ulteriormente procedere nella direzione di
1)
riconoscere, nel quadro della complessiva struttura organizzativa, la concreta
sussistenza di posizioni complesse da coprirsi con unità di personale
inquadrato nei più alti livelli previsti dall’ordinamento
professionale;
2)
creare le condizioni – nel quadro dei principi e delle modalità previste
dal nuovo regolamento per il reclutamento del personale - per un progressivo
reinquadramento del personale verso livelli maggiormente consoni con le
funzioni concretamente svolte;
·
della
volontà espressa da alcune parti sindacali di prevedere, ai sensi
dell’art.51 del C.C.N.L., un compenso incentivante per gli Esperti e
Collaboratori Linguistici nonchè della disponibilità dell’Amministrazione
a farsene carico con propri fondi aggiuntivi;
·
della comune volontà di
valutare, in modo più approfondito, la possibilità di estendere
l’incentivazione dei progetti dall’area amministrativa – contemplata nel
presente accordo in riferimento ai progetti di seguito richiamati – anche
alle aree di attività tecnica più direttamente legate alla ricerca e alla
didattica. Si ritiene necessario, a tale scopo, costituire un gruppo di lavoro
misto - parte pubblica, parte sindacale e RSU – che approfondisca
l’analisi del problema con l’obbiettivo di fornire alle parti trattanti
elementi utili all’individuazione di modalità di incentivazione che
favoriscano ulteriormente e valorizzino il supporto che le professionalità,
le responsabilità e le competenze specialistiche maturate dal personale
tecnico possano apportare alle attività didattiche e di ricerca svolte
nell’Ateneo;
· dei lavori svolti dal “gruppo di lavoro”, costituito d’intesa con le RSU e le Organizzazioni Sindacali, che ha elaborato, nel corso di numerose riunioni, le linee di fondo di un accordo che possa conciliare
- l’orientamento della parte sindacale a mantenere un livello di distribuzione diffusa che consenta di erogare ai percipienti un compenso accessorio non inferiore a quanto dagli stessi percepito negli anni precedenti;
- l’orientamento della parte pubblica, condiviso peraltro in buona misura anche dalla componente sindacale, affinchè, soddisfatta l’esigenza di cui sopra, si possano erogare compensi differenziati e selettivi in funzione delle responsabilità, delle competenze specialistiche e del contributo individuale offerto al raggiungimento dei risultati, connessi alle posizioni organizzative di fatto ricoperte ed ai principali progetti programmati dall’Amministrazione universitaria;
· della comune volontà di orientare l’incentivazione per la qualità della prestazione individuale, di norma, a beneficio del personale che non percepisce le indennità per le posizioni organizzative di cui al successivo punto f) di pag. 8;
· della volontà espressa dalla parte pubblica di incentivare i seguenti progetti:
1)“Giornata del Cittadino”. Il progetto ha comportato l’apertura continuata dalle ore 9 alle ore 17, nelle giornate del giovedì, da parte del personale (circa 76 persone) afferente ai seguenti uffici: Servizio Relazioni Pubbliche e URP; Servizio Orientamento; Servizio Orientamento Post Laurea; Servizio Scambi Culturali; Servizio Affari Generali; Servizio Tasse, Contributi e Diritto allo Studio; Servizi Studenti delle Facoltà, Servizio Dottorati; Segreteria Settore Studenti;
2)attivazione del nuovo sistema informativo. Il progetto ha prevalentemente coinvolto, nel corso del 1999, circa 74 persone facenti capo al Settore Studenti, al SISA (Analiste e Sistemisti) alle Segreterie di Dipartimento (per il passaggio a Campus Acc. ed al sistema contabile di competenza) e investirà, nell’anno corrente, ulteriori unità di personale di altri uffici amministrativi centrali e delle strutture periferiche;
3)progetto di estensione sperimentale dell’orario di apertura di una biblioteca, dalle ore 18,00 alle ore 22,00, per tre giorni alla settimana per un periodo di sei mesi. Il progetto è stato elaborato, nel testo depositato agli atti degli uffici, dal Servizio Organizzazione Biblioteche, con riferimento alla Biblioteca Centrale di Lettere. E’ prevista la prestazione di attività di ricerca bibliografica assistita, da parte di personale del Settore da identificarsi in aggiunta ai promotori, remunerata dal compenso per lavoro straordinario e da un compenso incentivante complessivo, da ripartirsi in ragione delle ore prestate, di L. 15 milioni;
a) di destinare i fondi di cui in premessa alle seguenti sette aree di incentivazione del personale, finalizzandoli secondo quanto di seguito indicato:
1)
L.207.420.000 (circa) a compensi per la remunerazione di particolari
condizioni di disagio o rischio;
2)
L.70.000.000 (importo massimo) alle indennità varie (chilometrica,
attività scientifica, formazione ed aggiornamento);
3)
L.802.752.662 (circa) all’incentivazione per la produttività
collettiva e per il miglioramento dei servizi da riconoscere a tutto il
personale amministrativo e tecnico inquadrato dal C.C.N.L. salvo quanto
specificato ai successivi punti d) ed e);
4)
L.390.000.000 (circa) quale quota di riferimento distribuita negli anni
precedenti al personale di cui al punto f), a titolo di incentivazione della
produttività collettiva, da consolidarsi con i fondi di cui al punto 5);
5)
L.418.478.838 (circa) all’incentivazione selettiva per le posizioni
organizzative di cui al punto f);
6)
L.174.393.905 all’incentivazione dei progetti di cui al punto g);
7)
L.83.413.440 all’incentivazione della qualità della prestazione
individuale;
b)
di impegnare l’Amministrazione universitaria a destinare ulteriori
fondi, provenienti da economie di bilancio ed estranei ai fondi previsti dal
CCNL, per il compenso di mansioni aggiuntive extra doveri d’ufficio,
attribuite al personale dall’Amministrazione stessa, e per l’eventuale
integrazione dei fondi disponibili per le finalità di cui ai recedenti punti
4) e 5);
c)
di destinare all’incentivazione per la produttività collettiva e per
il miglioramento dei servizi le eccedenze derivanti da eventuali minori
assegnazioni sui fondi di cui ai precedenti punti 1) e 2); e di destinare
all’incentivazione delle posizioni organizzative le eventuali eccedenze sui
fondi disponibili per l’incentivazione dei progetti;
d)
di riservare i fondi di cui al punto 3) ai dipendenti che non
beneficiano dell’attribuzione dei fondi di cui al consolidato dei punti 4) e
5);
e)
di escludere dall’accesso ai fondi di cui al punto 3) i dipendenti
che beneficiano, per le opportunità legate alla specificità della
collocazione organizzativa o per la particolare attività svolta, di compensi,
diversi da quelli accessori previsti dal contratto collettivo, per importi
superiori a L.11.210.000
(pari al tetto massimo previsto per le indennità selettive di cui
al successivo punto f);
f)
di vincolare l’Amministrazione, nella correlazione selettiva del
compenso di cui ai punti 4) e 5) alle posizioni organizzative, alle funzioni
svolte ed alla qualità ed intensità della partecipazione individuale:
al
rispetto di criteri generali che tengano conto del livello di
responsabilità (entità dei fondi liquidati, numero dei capitoli gestiti,
grado di responsabilità personale interna ed esterna), della complessità
delle competenze (tenendo conto anche, per le strutture periferiche, del
numero dei docenti e degli studenti facenti capo alle diverse strutture),
della specializzazione dei compiti, delle caratteristiche innovative della
professionalità richiesta, oltre alla considerazione del numero delle
persone coordinate;
alla
erogazione dei compensi ai dipendenti che ricoprano le seguenti posizioni
organizzative:
-
Capo Settore;
-
Capo Servizio;
-
Segretario di Dipartimento;
-
Ruoli speciali tecnici di coordinamento di decimo livello;
-
Ruoli speciali tecnici di coordinamento di nono livello;
-
Responsabile di Segreteria di Presidenza di Facoltà nella persona del
dipendente di livello più elevato ovvero, a parità di livello, nella persona
indicata dal Preside;
-
Dipendente con responsabilità amministrativa di altra struttura
amministrativa, responsabilità riconosciuta con Decreto Rettorale;
alla
graduazione dei compensi ai dipendenti che occupano le posizioni di cui al
punto precedente, sulla base dei criteri sopra indicati, nei limiti di un
minimo stabilito in L.3.000.000, calcolato al fine di garantire ai
percipienti un compenso non inferiore a quanto percepito, negli anni
precedenti, per le indennità ricomprese ora, in via onnicomprensiva,
nell’indennità di posizione organizzativa (indennità di posizione,
compenso per ordinatore di spesa, compenso per la produttività collettiva
e per il miglioramento dei servizi) e
di un massimo stabilito in
L. 11.210.000;
a
rapportare il compenso in ragione dei giorni di effettivo servizio nella
posizione organizzativa e in ragione dell’eventuale rapporto part time;
g) di destinare i fondi di cui al punto 6) all’incentivazione dei progetti dell’Amministrazione che soddisfino i seguenti criteri :
- pari opportunità di coinvolgimento per tutte le professionalità appropriate espresse nell’Ateneo ;
- pari opportunità di accesso alla formazione, quando prevista, per tutte le figure professionali che ne possono trarre beneficio nello svolgimento dei propri incarichi;
h)
di impegnare le parti a prevedere che l’incentivazione dei progetti,
a valere sui fondi accessori per l’esercizio 2000, si estenda, oltre ai
progetti di miglioramento dell’attività amministrativa, anche ai progetti
di miglioramento del supporto alle attività didattiche e di ricerca secondo
quanto sarà indicato dal gruppo di lavoro di cui in premessa, che dovrà
essere costituito entro 10 giorni dalla firma del presente accordo;
i)
di rinviare ad un futuro specifico accordo le modalità di ripartizione
delle ore di lavoro straordinario;
l)
di ripartire i fondi di cui al precedente punto a) 1) così come segue:
Rischio
Ordinario:
al personale tecnico-amministrativo, adibito in via istituzionale a
prestazioni che comportano rischio (con esclusione di quello derivante da
radiazioni) riscontrato dal Servizio di Medicina Preventiva, compete una
indennità correlata all’effettivo servizio programmato.
Detta indennità viene articolata in scaglioni
secondo l’ascrivibilità del rischio riconosciuto e viene corrisposta
in rapporto ai giorni di presenza in servizio:
Gruppo Di Rischio Indennita’
IV^ gruppo di rischio £.
700.000
V^ gruppo di rischio
£. 600.000
-
attività presso l’Ufficio Postale per lo smistamento e la
distribuzione alle strutture decentrate di materiale pesante (pacchi e
simili):
·
indennità di formazione ed
aggiornamento;
·
indennità chilometrica;
·
indennità per attività
scientifica del personale tecnico
scientifico
Indennità
di formazione ed aggiornamento:
al
personale tecnico-amministrativo che frequenta i corsi obbligatori di cui al
comma 5) dell’art. 36 del C.C.N.L. viene riconosciuto un compenso di
L. 25.000 al giorno.
Indennità
Chilometrica:
al
personale che, per compiti istituzionali, svolge le funzioni
di autista, per il Rettorato e per la Direzione Amministrativa, è
riconosciuta una indennità pari
a L. 100 al Km, sulla base dei
chilometri effettivamente percorsi da ciascuno.
ogni articolo su rivista nazionale:
L. 80.000
ogni articolo su rivista internazionale:
L. 150.000
ogni opera monografica :
L. 300.000
n)
di ripartire i fondi di cui al precedente punto a) 3) secondo i
seguenti criteri
·
ad ogni punto viene attribuito
un valore economico
determinato dal rapporto tra importo complessivo da ripartire e
punteggio complessivo;
·
per il personale con rapporto
di lavoro part-time il punteggio viene calcolato in proporzione alla
prestazione lavorativa;
al singolo dipendente
spetta un compenso rapportato ai seguenti fattori:
a) livello,
b) anzianità di
servizio,
c) presenza in servizio,
quale correttivo dei punti a) e
b)
il cui valore viene
espresso in punti sulla base dei seguenti scaglioni:
a) livello:
I°
scaglione: 3°, 4° e 5° livello
punti 41
II°
scaglione: 6°,7° e 8° livello
punti 51
III°
scaglione: 9° e 10° livello
punti 59
b)
anzianità:
c) presenza:
l’assenza
dal servizio del dipendente, viene considerata quale “condizionamento
correttivo” dei punteggi conseguiti sulle varie voci (il peso attribuito al
dipendente sempre in servizio equivale a 1);
o) di riconoscere, ai sensi dell’art.51 del C.C.N.L., agli Esperti e Collaboratori Linguistici un compenso accessorio, con oneri a carico del bilancio universitario, assimilato al compenso di cui al precedente punto 3) e determinato forfettariamente in L. 500.000;
p)
di impegnare l’Amministrazione alla liquidazione dei compensi
accessori di cui sopra entro tre mesi dalla firma del presente contratto.
Parma, 29 marzo 2000