Confederazione Generale Italiana del Lavoro
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 Ultimo aggiornamento   15/01/2004
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 Avvisi     LA CGIL INFORMA:
24-12-03

Lo SNUR CGIL di Parma

Augura a tutti i dipendenti

un Buon Natale

e un 2004 di Pace e Serenità

 

23-12-03

BEATO CHI SI FIDA e VOTA A FAVORE          

 

Il Bilancio di Previsione è l’atto con il quale il Consiglio di Amministrazione traduce gli indirizzi politici in esiti finanziari.

 

Per il personale tecnico amministrativo il bilancio di previsione 2004 prevede:

·        gli stessi stanziamenti dei trattamenti economici del personale tecnico amministrativo in servizio al dicembre 2003.

·        la sola somma aggiuntiva di 500.000 euro a parziale copertura delle spese derivanti dal rinnovo del CCNL. Menomale che è stata prevista!!!

·        un fondo per le competenze accessorie al personale tecnico-amministrativo il cui ammontare è uguale a quello del 2003, stanziamento che risulterà ancora estremamente penalizzante per le categorie B, C e D.

Relativamente al suddetto fondo  dobbiamo rilevare che:

F     le indennità per il personale di categoria B, C e D, che rientrano tra le voci da distribuire con questo fondo (si veda l’art. 68 del CCNL), non risultano comprese (e non se ne capisce il motivo), all’interno del suddetto stanziamento.

F    non sono state scorporate da tale fondo le indennità per la retribuzione di posizione e di risultato del personale della categoria EP, così come è previsto dall’art 70 del CCNL, che prevede, oltre alla costituzione di un fondo a parte, anche la modalità di determinazione dell’ammontare da stanziare in bilancio già peraltro definito nel suo importo.

 

Da questi stanziamenti di bilancio che OBIETTIVO si intravede per il personale tecnico-amministrativo? NESSUNO.

 

Dobbiamo constatare che:

  • sono stati prodotti atti insufficienti in quanto i fondi messi a disposizione sono talmente scarsi che penalizzeranno molte categorie di lavoratori e servono solo per la  semplice gestione ordinaria del personale”;
  • con queste misure finanziarie non si può andare molto lontano, esse disattendono qualsiasi  aspettativa  dei lavoratori;
  • di fatto manca un impegno concreto per i riconoscimenti economici al personale

 

Riteniamo che, in sede di approvazione di Bilancio, non ci si possa accontentare di “volontà verbalmente espresse” perché è il bilancio – come documento programmatico e regolatore della spesa -  lo strumento che, in modo trasparente, deve  fornire i fondi per il sostegno alle politiche per il personale.

 

Il personale non può accontentarsi di buoni propositi espressi per raccattare un voto, occorrevano atti concreti. Mascherarsi dietro alla prudenza e alle difficoltà contingenti non è un modo chiaro di fare la programmazione economica.

 

QUESTO BILANCIO NON PROSPETTA NESSUNA SCELTA E, SE VA BENE, RINVIA LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI QUANDO SI MANIFESTANO.

18-12-03

L’Università si sottrae ancora ad un impegno essenziale e perde un'altra occasione
 S t a t o   d i   a g i t a z i o n e   a l l'U n i v e r s i t à  d i  P a r m a             

Al termine dell'incontro con il Magnifico Rettore, l'Amministrazione non ha presentato alcuna bozza della più volte promessa riorganizzazione dei servizi tecnici-amministrativi dell'Ateneo,  nonostante gli impegni assunti un anno fa e nonostante le necessità originate dall’applicazione del CCNL e Locale.
Le OO.SS. CGIL, CISL e UIL avevano da tempo sollecitato l'Amministrazione – fornendo precise e puntuali proposte - a procedere alla riorganizzazione dei servizi per individuare le posizioni organizzative dei lavoratori le cui categorie professionali sono profondamente mutate a seguito dell'applicazione del CCNL.
L'inadempienza dell'Amministrazione determina ora un inevitabile caos organizzativo e, nello stesso tempo, il conferimento di incarichi e competenze al di fuori di ogni schema funzionale e ogni regola di pari opportunità. Ciò comporta oneri finanziari senza riscontri organizzativi e funzionali collocati all’interno di un disegno strategico.
Le OO.SS. CGIL, CISL e UIL, inoltre, osservano che all'incontro odierno - più volte richiesto e sollecitato - hanno partecipato organizzazioni non firmatarie del CCNL e componenti del Consiglio di Amministrazione, che contemporaneamente sono dirigenti sindacali dell'Università.
A questo punto le OO.SS. CGIL, CISL e UIL dell'Università di Parma, del tutto deluse per le mancate risposte in materia di riorganizzazione dei servizi, proclamano lo Stato di Agitazione del personale tecnico amministrativo dell'Università di Parma.Le OO.SS. CGIL, CISL e UIL invitano tutto il personale  tecnico amministrativo dell'Università di Parma a partecipare alle iniziative sindacali che verranno organizzate e che potranno culminare con una giornata di sciopero.

COMUNICATO CGIL-CISL-UIL UNIVERSITA'

05-12-03

Bilancio di previsione  

ADEGUATE RISORSE PER IL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO PER UNA OPPORTUNA POLITICA DEL PERSONALE

 

Nei prossimi giorni ci sarà l’esame e l’approvazione del Bilancio di Previsione per l’anno 2004.

In questi ultimi 2 anni abbiamo assistito, attraverso l’azione degli organi di governo, a drastiche riduzioni dei fondi destinati al personale tecnico e amministrativo per non minare, così si dice, la stabilità dei conti dell’Ateneo.

Questa affermazione così preoccupante, da parte dell’Amministrazione, suscita alle scriventi OO.SS. alcune considerazioni.

Se è vero che tutte le componenti che operano nell’Università: docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo, hanno pari dignità e diritto, se si vuol difendere il ruolo svolto dall’Università pubblica, se è vero che si vuol garantire qualità nell’offerta formativa e dei servizi, allora occorre valutare con attenzione gli stanziamenti e sostenere con la stessa dignità le componenti del personale.

In questo senso risulterebbe inaccettabile e imbarazzante e, a lungo termine, controproducente una politica di bilancio che penalizzi solo una parte dei lavoratori dell’Ateneo e che non tenga conto delle esigenze di tutte le componenti produttive che contribuiscono al sostegno delle attività universitarie.

In questo contesto le OO.SS. pongono all’attenzione del Magnifico Rettore e degli organi di governo dell’Ateneo e dei Consiglieri di amministrazione la necessità di assecondare con adeguate risorse:

-        un’efficiente organizzazione dei servizi;

-        un piano triennale sul fabbisogno del personale tecnico amministrativo;

-        una politica che incentivi l’occupazione stabile;

-        il fondo per le progressioni economiche e per la produttività collettiva ed individuale (categorie, B, C e D),

quali punti che inderogabilmente devono trovare spazio nella politica di governo dell’Università del prossimo triennio.

Fuori da questa azione di sostegno si spinge il personale in una dimensione e in una prospettiva di delusione per le politiche dell’Ateneo e, di conseguenza, verso una demotivazione nell’impegno e nel sostegno dell’istituzione.

Senza questi sostegni non ci potrà essere nessuna prospettiva di sviluppo e alcuna pretesa di proficuo coinvolgimento del personale tecnico e amministrativo.

 

CGIL  -  CISL  - UIL

02-12-03
Legge 808 - Sentenza C1 e D1: stesse opportunità a tutti gli aventi diritto   

In riferimento all'applicazione dell'808 e della sentenza dei C1 e D1, CGIL, CISL e UIL hanno sollevato e portato la questione nell'ultima seduta di contrattazione.

CGIL, CISL e UIL hanno intrapreso tale iniziativa al fine di garantire, a tutti gli aventi diritto, la stessa modalità applicativa.

L'Amministrazione  ha recepito le problematiche sollevate e si è impegnata a formulare una proposta, per la risoluzione dei problemi, nella prossima riunione di contrattazione.

Le scriventi OO.SS.  informeranno tempestivamente i lavoratori dello sviluppo della questione e qualora le risposte non fossero soddisfacenti intraprenderanno tutte le iniziative opportune a garantire gli interessi dei lavoratori. 

 
CGIL-CISL-UIL
27-11-03

 IL 6 DICEMBRE TUTTI A ROMA      

PASSA PAROLA…..

il 6 Dicembre  tutti a Roma per dire di no alla legge finanziaria che rende l’ Italia più povera  e non serve all’economia del Paese.  

PASSA PAROLA…..

il 6 Dicembre tutti a Roma per respingere la controriforma del governo Berlusconi sulle pensioni. Controriforma, iniqua, inutile e dannosa.

Ricordati, il 6 Dicembre tutti a Roma con CGIL CISL  UIL……

PASSA PAROLA!!!

27-11-03

ATTO DI INDIRIZZO (emanato dalla Crui)   

Pur nel permanere delle gravi difficoltà finanziarie degli Atenei, causate da una assolutamente insufficiente crescita delle risorse trasferite dallo Stato, si ritiene opportuno avviare le trattative con le OO.SS. quale segnale di responsabile attenzione alla componente delle comunità universitaria priva di un quadro normativo-economico aggiornato.

L’ARAN pertanto potrà avviare la trattativa tenendo conto dei seguenti punti.

1.        Il confronto con gli ordinamenti degli altri comparti dovrà portare a superare il problema delle differenze retributive per le medesime funzioni e a formulare proposte che, salvaguardando la specificità del lavoro negli Atenei, affronti con gradualità il problema del corretto collocamento della categoria EP dopo una puntuale verifica dei reali effetti della sua istituzione.

2.        Gli istituti delle progressioni orizzontali e verticali necessitano di messe a punto che – sulla base di una ricognizione degli effetti reali – consideri per le prime snellimenti delle procedure selettive e per le seconde meccanismi più rigorosi (automatici) che evitino da un lato generalizzate spinte verso l’alto ma dall’altro lunghi “ristagni” specie se legati a blocchi nelle assunzioni.

3.        Fermo restando l’indirizzo generale che lega al comparto il personale che opera presso strutture del SSN, l’applicazione – ancora incerta e frammentaria – del D.Lgs. 517/99 per la costituzione delle Aziende universitarie-ospedaliere e ospedaliero-universitarie con il conseguente coinvolgimento gestionale degli Atenei, impone una revisione della materia riguardante tale personale. L’argomento va affrontato anche con l’introduzione di aspetti innovativi e più rispettosi del nuovo ruolo che le Università saranno chiamate ad assumere all’interno delle aziende non limitandosi alla equiparazione economica al fine di rendere meglio gestibili i rapporti all’interno delle nuove aziende. In ogni caso vanno previsti meccanismi che non permettano – con il nuovo assetto – alterazioni del rapporto economico tra Università e SSN.

4.        Nell’ambito più ampio della formazione permanente lo strumento della formazione dovrà prevedere meccanismi finalizzati sia all’accrescimento del bagaglio culturale dei lavoratori che del loro riposizionamento nei ristrutturati modelli organizzativi degli Atenei. La rilevanza del punto richiede che siano fissate percentuali minime del monte salari da destinare a queste operazioni con snelle procedure per la definizione locale delle priorità e della certificazione dei crediti formativi anche al fine delle progressioni di carriera.

5.        Per tener conto delle specifiche esigenze di particolari lavori usuranti o alternati in turni va verificata la compatibilità di una limitata riduzione dell’orario di lavoro su base settimanale.

6.        Per ulteriormente migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro va tenuto conto del D.Lgs. 195/2003 che recepisce direttive UE sul tema e rafforzare il ruolo dei R.L.S. rendendo più agevole – anche con disponibilità finanziaria sui Bilanci – la loro operatività.

7.        Dopo attenta ricognizione vanno previste norme per compensare eventuali difformi applicazioni degli istituti previsti dai precedenti contratti e che non siano derivanti da legittime migliori condizioni concordate a livello locale nell’ambito della contrattazione decentrata.

8.        Il sistema delle relazioni sindacali va ulteriormente migliorato valorizzando il ruolo delle OO.SS. più rappresentative per conseguire obiettivi di qualità e di pieno riconoscimento delle professionalità. A tale scopo anche la fase di contrattazione integrativa necessita di più adeguati strumenti sia per un migliore utilizzo del salario accessorio che per la più chiara definizione delle materie ad essa demandate.

9.       Vanno rafforzati i meccanismi che garantiscono una reale mobilità sia intercomparto che interateneo.

10.    Il quadro finanziario nel quale la trattativa dovrà essere contenuta non può che essere  quello definito dall’accordo del 4 febbraio 2002 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Confederazioni Sindacali, e cioè di un incremento medio a regime del 5,66%

23-10-03
Sentenza C1-D1  - Legge 808     
 
Informiamo che la CGIL in data odierna ha chisto al M.R. la convocazione urgente di una seduta di contrattazione ineserendo come primo punto dell'ordine del giorno le tematiche soprariportate. 
Tale iniziativa si è nesa necessaria in quanto l'Amministrazione a tutt'oggi, nonostante le nostre reiterate richieste, non ha dato alcun chiarimento su come intende procedere in merito alla sentenza del Tribunale di Parma proposta dai C1 e D1 e  sullo stato di avanzamento degli accertamenti compiuti dall'Amministrazione  per l'esatta identificazione dei beneficiari della progressione economica all'interno della categoria.
Sui suddetti argomenti giova ricordare  le nostre posizioni.

1) Esatta identificazione dei beneficiari della progressione orizzontale (preintesa). I beneficiari sono quei dipendenti che avevano maturato 3 anni di anzianità di servizio nell'arco della vigenza contrattuale (fine 2001). Anzianità  di servizio  calcolata secondo il disposto di cui all'art. 16 della legge 808/77.

2) Estensione della sentenza dei C1-D1 a tutti i dipendenti  che sono stati inizialmenti esclusi dalla preintesa ai passaggi orizzontali.

Alla fine della riunione di contrattazione daremo ampia informazione, tramite email e sul nostro sito, su quanto emerso dalla riunione.
Ovviamente nel caso di un esito non soddisfacente della contrattazione la CGIL intraprenderà tutte le iniziative che si renderanno necessarie a tutela degli interessi dei dipendenti.

CGIL-SNUR
23-10-03
SCIOPERO GENERALE 24 OTTOBRE        
 
La CGIL-SNUR Università invita tutti i colleghi ad aderire allo Sciopero Generale di domani e a partecipare alla manifestazione che si terrà in Piazzale Santa Croce (angolo con Via D’Azeglio) alle ore 9,30.
 
La CGIL sarà presente con i suoi dirigenti e RSU per manifestare la propria contrarietà alla riforma delle pensioni.
22-10-03

Riorganizzazione dei servizi  

Il M.R., a seguito della nostra richiesta di incontro, ha ricevuto in data odierna le scriventi OO.SS. per discutere sullo stato di elaborazione della riorganizzazione di tutti i servizi.
Nell'incontro abbiamo fatto rilevare l'urgenza di definire in tempi brevi i criteri generali di riorganizzazione di tutte le strutture dell'Ateneo.
L'Amministrazione ha recepito le motivazioni addotte da CGIL, CISL, UIL e si è impegnata a presentarci la proposta riorganizzativa entro i primi giorni di dicembre.

14-10-03

24 OTTOBRE     
S C I O P E R O    G E N E R A L E   P E R  L' I N T E R A   G I O R N A T A

Pensioni. Le bugie del governo

Cgil Cisl e Uil dicono no alla controriforma delle pensioni proposta dal governo Berlusconi perché ritengono tale riforma inutile, dannosa, iniqua e fondata su evidenti falsità.

Cgil Cisl e Uil ribadiscono che non c’è nessuna emergenza previdenziale perché il sistema, che si è consolidato nell’arco degli anni 90, con tre riforme di carattere strutturale, ha determinato un valido equilibrio del sistema nel tempo rendendolo così tra i più sostenibili in Europa.

Le drammatizzazioni dei problemi del nostro sistema previdenziale e le scelte inaccettabili che si vogliono far pagare a lavoratrici e lavoratori nascono, invece, dalla necessità di coprire la incapacità del governo stesso nel determinare una corretta politica di sviluppo e occupazione e di controllo della finanza pubblica, scaricando interamente sulle pensioni l’onere di ridurre il deficit pubblico, nella misura di un punto di Pil, socialmente insostenibile.

La scarsa natalità e l’invecchiamento della popolazione, che raggiunge nel nostro paese risultati tra i migliori del mondo, vanno affrontati con una politica generale di welfare e non con tagli alle pensioni.

Dicono che il sistema previdenziale non regge

E’ falso: le tre riforme degli anni 90 hanno già determinato un risparmio di spesa pari a circa 100 miliardi di euro e continueranno a determinare risparmi considerevoli fino all’andata a regime del sistema, al punto tale che l’Italia, che avrà il maggior invecchiamento demografico tra tutti i paesi europei, nel 2050 sarà, comunque, anche il paese con il minor incremento di spesa previdenziale. Spesa previdenziale che va, peraltro, correttamente calcolata dal momento che ancora oggi diverse prestazioni di carattere assistenziale continuano ad avere copertura finanziaria dai contributi previdenziali versati all’Inps, sul quale vengono anche a scaricarsi le situazioni deficitarie dei fondi speciali, da ultimo quello dei dirigenti di azienda (per l’intesa tra governo e Confindustria), che nel 2003 comporterà un buco nel bilancio dell’Istituto.

Dicono che la riforma delle pensioni è richiesta dall’Europa

E’ falso: l’Europa ha riconosciuto all’Italia il merito di aver fatto una riforma strutturale completa, cosa non ancora avvenuta in altri paesi. L’Europa ci raccomanda invece di avere particolare attenzione e di intervenire per l’emersione del lavoro nero e per il recupero delle evasioni contributive, per ridurre drasticamente i prepensionamenti, per allungare la permanenza al lavoro solo attraverso la volontarietà espressa dal lavoratore, per sviluppare la previdenza complementare, per garantire una pensione dignitosa ai giovani che svolgono i nuovi lavori, per mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire un aumento dell’occupazione dei giovani, delle donne e dei cosiddetti lavoratori anziani.

Dicono di voler garantire e migliorare il trattamento dei pensionati

E’ falso: il tanto sbandierato aumento a un milione di lire di tutte le pensioni che stavano al di sotto del minimo, non solo va ad aggravare il bilancio dell’Inps (essendo computato come spesa previdenziale, mentre invece avrebbe dovuto essere considerato come spesa assistenziale) ma ha riguardato soltanto 1.400.000 soggetti rispetto a una platea di 6 milioni; mentre a tutti i pensionati non sono stati riconosciuti i trattamenti fiscali stabiliti dal precedente governo e nello stesso tempo non è stata presa neanche in considerazione l’idea di rivedere il sistema di adeguamento annuale delle pensioni per garantirne il potere di acquisto, anche attraverso uno specifico negoziato.

Dicono di voler garantire le pensioni future dei giovani

E’ falso: con la decontribuzione si determinerà un ulteriore abbassamento dei loro trattamenti, e nello stesso tempo si metterà veramente a rischio il sistema pubblico con una diminuzione delle risorse destinate al pagamento delle pensioni. La riforma del governo coinvolge anche i giovani lavoratori assunti dopo il 1° gennaio 1996, per i quali si cambia del tutto la normativa attuale che prevede un’età minima di 57 anni e una contribuzione minima di 5 anni per andare in pensione, prevedendo, anche per loro, un’età minima di 60 anni per le donne e di 65 per gli uomini o 40 anni di contributi. In questo modo il governo non solo stravolge le riforme già fatte, ma mina alla radice il punto più innovativo, anche a livello europeo, del sistema previdenziale italiano: il sistema contributivo, rispetto al quale la prospettiva più giusta doveva essere la liberalizzazione dell’età pensionabile e non la sua uniforme rigidità.

Dicono che le pensioni di anzianità non saranno toccate

E’ falso: le pensioni di anzianità saranno di fatto addirittura cancellate. A partire dal 1° gennaio 2008, infatti, per andare in pensione di anzianità saranno necessari 40 anni di contributi oppure bisognerà attendere i requisiti per la pensione di vecchiaia (65 anni per gli uomini e 60 per le donne), senza tenere conto che da tempo le imprese scelgono di espellere dai processi produttivi masse di lavoratori sempre più giovani, considerandoli vecchi e inutilizzabili per le attività produttive. La misura proposta dal governo è quindi contraddittoria e iniqua, oltre a introdurre nel nostro sistema delle rigidità che vanno proprio nel senso contrario rispetto a quanto viene indicato dall’Europa. Inoltre la scelta del governo penalizzerà ulteriormente le donne, che già difficilmente riescono a raggiungere i 35 anni di contribuzione.

Infine, rappresenta un’aggravante l’ultima e improvvida trovata del Consiglio dei ministri di penalizzare i lavoratori che decideranno dopo il 2008 e, sperimentalmente fino al 2015, di lasciare il lavoro prima della vecchiaia. Il ricalcolo con il sistema contributivo di tutta la vita lavorativa comporterà per questi lavoratori una pensione tagliata della metà rispetto all’ultima retribuzione, perché si pretende di rendere retroattivo un sistema di calcolo, senza che esso sia accompagnato dai dovuti correttivi, introdotti dalla riforma Dini, per garantire un rendimento adeguato alle future pensioni pubbliche.

Dicono che è necessario l’utilizzo obbligatorio del Tfr per lo sviluppo della previdenza complementare

E’ falso: non si considera che il Tfr è salario differito dei lavoratori, ha già diverse finalità di utilizzo previste dalla legge e ha una salvaguardia di rivalutazione annuale garantita. Da tutto ciò ne consegue che per la destinazione di tale istituto alla previdenza complementare va garantita la facoltà per il lavoratore di esprimere la propria opzione. L’inadempienza del governo poi non ha limiti per quanto riguarda i lavoratori del settore pubblico, per i quali la previdenza complementare è ancora una vaga promessa.

Dicono che vogliono superare le diversità ancora presenti nel sistema

E’ falso: in tema di armonizzazione delle aliquote contributive si prevede solo l’aumento di quelle relative ai co. co. co., senza prevedere nessun intervento per le altre situazioni in atto (almeno 100 aliquote contributive diverse tra le quali quelle, privilegiate, dei lavoratori autonomi). Inoltre si dimentica che siamo ancora in presenza di trattamenti privilegiati, che richiederebbero in nome dell’equità un intervento strutturale, mentre il governo individua come unica disparità di trattamento ancora esistente quella relativa al sistema di calcolo della pensione tra dipendenti pubblici e privati, non tenendo conto che le vere disparità continua a praticarle il governo, datore di lavoro pubblico, non attivando la previdenza complementare, non concedendo gli incentivi ai pubblici dipendenti, e per di più non rinnovando neanche i contratti.

Dicono che ci saranno norme particolari per i lavoratori che effettuano lavori usuranti

E’ falso: al di là delle dichiarazioni di principio, nulla si dice nel merito della questione, né tanto meno vengono stanziati i necessari finanziamenti, mentre il governo, senza alcuna concertazione con le parti sociali, ha deciso di modificare radicalmente, peggiorandole, le norme relative alla tutela dei lavoratori esposti all’amianto.

Cgil Cisl e Uil sfidano il governo a confrontarsi sulle sue "bugie". Gli inviti al dialogo, ripetuti dal governo dopo aver preso decisioni unilaterali, sono strumentali. Il governo, se davvero vuole un confronto con il sindacato, rinunci a rendere esecutiva questa controriforma e apra un confronto serio, non già compromesso da decisioni precostituite.

21-07-03

DA MASSIMALISTE A MINIMALISTE  
 
Le RdB dichiarano che non hanno nessuna intenzione di intervenire nella polemica sulla questione dell'incompatibilità fra presenza nel Consiglio di Amministrazione e attività sindacale, ma espongono il puntiglioso resoconto di un'indagine negli Atenei italiani, aggiungendo anche il Senato Accademico oltre al Consiglio di Amministrazione, altrimenti i dati sarebbero stati scarsi.

A QUESTA "NON INTENZIONE", NON CREDE NESSUNO.

Le RdB, per l'occasione, rinnegano addirittura le proprie posizioni per diventare minimaliste.

Minimizzano il problema: per RdB si può essere "padroni" e "sindacalisti" allo stesso tempo. Come dire, in termini di "regole democratiche", che è possibile essere, allo stesso tempo, al GOVERNO e all'OPPOSIZIONE.
L'autonomia del sindacato come si realizza? Con il conflitto di interessi, così tanto in voga.

Nonostante l'appassionato disinteresse dimostrato per questo argomento, chiediamo che le RdB, solo PER UNA CORRETTA E OPPORTUNA INFORMAZIONE DEI LAVORATORI DELL'ATENEO, svolgano un'approfondita indagine e un puntiglioso confronto SU QUANTO PERCEPISCONO di INDENNITÀ e GETTONI DI PRESENZA i membri del Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo, rispetto ad altri Atenei italiani e rispetto ad altri Enti del territorio.

Attendiamo con pazienza e non ci asterremo dall'esprimere osservazioni con tutti i colleghi, dopo che avremo a disposizione "elementi oggettivi di valutazione" forniti da RdB.

Grazie a nome dei lavoratori dell'Università.


[CGIL   -   CISL]

16-07-03

Contrattazione integrativa

Con riferimento alla recente nota della Cisapuni, che lamenta l'assenza dei Confederali alle ultime due riunioni di Contrattazione, la CGIL, comunica al personale, che sopraggiunti impedimenti, peraltro segnalati preventivamente all'Amministrazione (in questo periodo non è difficile essere assenti: impegni di lavoro, incontri in altri Enti, ferie  e maternità), non hanno consentito la partecipazione dei suoi rappresentanti alle riunioni. Nella seconda riunione, ad onor del vero, due rappresentanti della CGIL erano comunque presenti (come risulterà dal verbale), ciò nonostante, è mancato il numero legale.
Quanto sopra, per chiarezza e per fugare ogni dubbio su eventuali nascoste volontà di disinteresse o di ostruzionismo da parte nostra. Questi atteggiamenti ambigui non ci appartengono: se avessimo voluto mettere in atto un'azione di protesta l'avremmo segnalato anticipatamente.
 
Pertanto nulla di INCOMPRENSIBILE come dichiarato dalla Cisapuni.
 
A questo sindacato, vogliamo ricordare, a proposito di COMPORTAMENTI INCOMPRENSIBILI,   il perdurare dell'anomalia IMPERSONATA dal suo Segretario (ricopre la funzione di Consigliere d'Amministrazione e, al tempo stesso, di rappresentante sindacale).
Questa situazione NON  PUO' DURARE IN ETERNO.
Si faccia una scelta, una decisione improntata alla chiarezza. O DI QUA' O DI LA'.

Come è noto, lo Statuto, per il momento, rende compatibile tale sovrapposizione di funzioni chiaramente conflittuali tra loro (caso, per la verità, ci risulta unico in Italia).  
A nostro parere, queste due funzioni, sono decisamente incompatibili sul piano deontologico: come si può contrattare stando ora da una parte, ora dall'altra.
 
BISOGNA SCEGLIERE CHE FUNZIONE SVOLGERE: AMMINISTRATORE O SINDACALISTA.

CGIL-SNUR

3-07-03

Varata la piattaforma unitaria per il rinnovo contrattuale 2002-2005
del Comparto Università   

Pubblichiamo il  testo dell'IPOTESI PER LA PIATTAFORMA DEL RINNOVO CONTRATTUALE 2002/2005 pervenutoci dalla Segreteria Nazionale.
Sicuramente non si esauriscono qui gli argomenti da affrontare. Siamo coscienti che, per fare alcuni esempi, manca una precisa formulazione sui diritti di natura sociale, così come una bozza di regolamentazione del diritto alla mobilità o di numerose normative di dettaglio.
Questo sindacato invita tutti i lavoratori a formulare proposte o osservazioni contattando direttamente i rappresentanti della CGIL o facendole pervenire tramite email all'indirizzo
maurizio.rossi@unipr.it .
Le osservazioni raccolte saranno inviate tempestivamente alla Segreteria Nazionale.

Clicca qui per visualizzare il testo dell'ipotesi per la piattaforma del rinnovo contrattuale 2002-2005 (formato pdf acrobat reader)

13-05-03 CCNL Comparto Università: biennio economico 2000-2001    

Clicca qui per visualizzare il testo del contratto e le relative tabelle retributive

09-05-03

CCNL Comparto Università: si stipula martedì 13 maggio      

Il giorno 13 Maggio 2003 alle ore 10 l’ARAN ha convocato le OO.SS. per la sottoscrizione definitiva del II° Biennio del contratto Università. Finalmente si conclude un percorso lungo e difficile.Le amministrazioni sono tenute ad applicare gli istituti a carattere economico entro 30 giorni. Quindi gli arretrati dovranno essere pagati con lo stipendio di giugno.
Di seguito si riporta la tabella con il calcolo degli arretrati calcolati fino al 30 giugno compreso. Da tali importi andranno detratti gli acconti percepiti da ciascuno a titolo di acconto sui futuri miglioramenti.  
           

Categorie e posizioni econom.

RETRIBUZIONE TABELLARE

INDENNITA' ATENEO

Totale arretrati al 30/06/2003

Totale arretrati in Euro

Da 1/7/2000

Da 1/1/2001

Arretrati 1^ tranche al 30/06/2003

Arretrati 2^ tranche al 30/06/2003

Totale tabellare arretrati al 30/06/2003

Indennità Ateneo da 1/1/2001

Arretrati Ind.Aten. 2001-2002

( a )

( b )

( c )

( d )

( e )

( f )

( g )

( h )

 

 

a*38+1/2*a

b*32

c+d

 

f*2

e + g

B1

30.000

51.000

1.155.000

1.632.000

2.787.000

156.000

312.000

3.099.000

1.600,50

B2

33.000

55.000

1.270.500

1.760.000

3.030.500

156.000

312.000

3.342.500

1.726,26

B3

34.000

57.000

1.309.000

1.824.000

3.133.000

156.000

312.000

3.445.000

1.779,19

B4

36.000

60.000

1.386.000

1.920.000

3.306.000

156.000

312.000

3.618.000

1.868,54

C1

35.000

59.000

1.347.500

1.888.000

3.235.500

221.000

442.000

3.677.500

1.899,27

C2

36.000

60.000

1.386.000

1.920.000

3.306.000

221.000

442.000

3.748.000

1.935,68

C3

38.000

63.000

1.463.000

2.016.000

3.479.000

221.000

442.000

3.921.000

2.025,03

C4

39.000

66.000

1.501.500

2.112.000

3.613.500

221.000

442.000

4.055.500

2.094,49

C5

41.000

68.000

1.578.500

2.176.000

3.754.500

221.000

442.000

4.196.500

2.167,31

D1

41.000

69.000

1.578.500

2.208.000

3.786.500

325.000

650.000

4.436.500

2.291,26

D2

43.000

72.000

1.655.500

2.304.000

3.959.500

325.000

650.000

4.609.500

2.380,61

D3

45.000

75.000

1.732.500

2.400.000

4.132.500

325.000

650.000

4.782.500

2.469,96

D4

47.000

79.000

1.809.500

2.528.000

4.337.500

325.000

650.000

4.987.500

2.575,83

D5

49.000

82.000

1.886.500

2.624.000

4.510.500

325.000

650.000

5.160.500

2.665,18

EP1

46.000

78.000

1.771.000

2.496.000

4.267.000

390.000

780.000

5.047.000

2.606,56

EP2

50.000

83.000

1.925.000

2.656.000

4.581.000

390.000

780.000

5.361.000

2.768,73

EP3

53.000

89.000

2.040.500

2.848.000

4.888.500

390.000

780.000

5.668.500

2.927,54

EP4

57.000

95.000

2.194.500

3.040.000

5.234.500

520.000

1.040.000

6.274.500

3.240,51

EP5

60.000

100.000

2.310.000

3.200.000

5.510.000

520.000

1.040.000

6.550.000

3.382,79

 

16-04-03 CGIL-CISL-UIL -    IL TESTO DELL'ACCORDO FIRMATO

CONTRATTO INTEGRATIVO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI CUI ALL’ART.4 DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEI DIPENDENTI DEL COMPARTO UNIVERSITA’ FINALIZZATI ALLA PROMOZIONE DELLA PRODUTTIVITA’ COLLETTIVA ED INDIVIDUALE – ANNO 2002

Premesso che si ritiene indilazionabile iniziare quanto prima i lavori per la definizione dell’accordo integrativo per l’anno 2003 e 2004;
che si ritiene altresì opportuno per il raggiungimento dell’obbiettivo di cui sopra, definire quanto prima l’accordo inerente l’anno 2002, richiamando ed integrando le intese sottoscritte per gli anni 2000 e 2001;
considerato che la parte pubblica ha espresso la volontà di incentivare i seguenti progetti finalizzati;

  • prosecuzione attivazione del nuovo sistema di contabilità integrata di Ateneo CIA-CSA-PATRIMONIO ed attività correlate

  • Giovedì del cittadino

  • Nuovi ordinamenti didattici

  • Nuova Procedura informatica per le Scuole di Specializzazione

 che si rimanda ad appositi accordi, definiti o in itinere, per quanto riguarda il lavoro straordinario;

 LE PARTI TRATTANTI CONVENGONO 

  •  di confermare per l’anno 2002 gli stessi criteri di cui all’accordo sottoscritto per l’anno 2001;

  •  di incentivare i sottonotati progetti:

  1. prosecuzione attivazione del nuovo sistema di contabilità integrata di Ateneo CIA-CSA-PATRIMONIO ed attività correlate

  2. Giovedì del cittadino

  3. Nuovi ordinamenti didattici

  4. Nuova Procedura informatica per le Scuole di Specializzazione

  • di contemplare, tra i compensi che concorrono al raggiungimento del tetto di € 5.681,02 anche gli incarichi retribuiti conferiti dall’Amministrazione;

  • di orientare l’incentivazione diffusa per la produttività ed il miglioramento dei servizi a beneficio del personale che non percepisce l’indennità di responsabilità amministrativa o tecnica;

  • di portare in aumento delle disponibilità , ai sensi dell’art. 66 del vigente CCNL i risparmi derivanti dalle risorse destinate alla corresponsione dei compensi per lavoro straordinario;

Nota a Verbale

Le scriventi OO.SS. e le relative RSU  sottoscrivono i criteri generali per la corresponsione del Fondo di cui all’art. 67 del CCNL nella consapevolezza che il mancato accordo sui criteri non avrebbe permesso l’erogazione della disponibilità che il Consiglio di Amministrazione ha stanziato a bilancio.
Per quanto riguardo la suddetta disponibilità  le Scriventi ritengono invece del tutto insoddisfacente la somma che è stata  messa a disposizione  ritenendo che dovesse essere integrata con ulteriori fondi a bilancio e restano fortemente critici sulle modalità di composizione del suddetto fondo sul quale peraltro sono stati chiesti chiarimenti con nota scritta. Le scriventi ritengono inoltre che alcune finalizzazione del fondo, vista la loro peculiarità, non possono essere variabili ma debbano essere consolidate nel tempo così come peraltro lo stesso CCNL prevede. Le Scriventi chiedono  formalmente all’Amministrazione che la contrattazione sul fondo 2003 inizi senza indugio, nella prospettiva di ridisegnare ex novo i criteri di liquidazione del fondo stesso.


Per visualizzare il testo dell'accordo - Anno 2002 (formato Acrobat Reader)
Precedente accordo del Fondo - Anno 2001 (formato Acrobat Reader)

16-04-03

ACCORDO RIPARTIZIONE DEL FONDO INCENTIVANTE  Anno  - 2002    

Le somme stanziate dall'Amministrazione e approvate dal Consiglio di Amministrazione sono inferiori rispetto al 2001, mentre i criteri restano invariati rispetto a tale anno.
A distanza di quattro mesi dalla fine dell'anno di riferimento la mancata sottoscrizione dell'accordo avrebbe portato ad una situazione di rinvio sine die con la grave ripercussione di non percepire le somme, già definite, in tempi ragionevoli.
CGIL, CISL e UIL sono consapevoli dello sforzo finanziario sostenuto dall' Amministrazione per assicurare in modo diffuso nuovi inquadramenti favorevoli ai dipendenti e che hanno portato ad incrementi retributivi permanenti.
CGIL, CISL e UIL sono altrettanto consapevoli che analogo sforzo poteva essere praticato - se attivato per tempo - anche per il fondo di incentivazione 2002. A tale proposito le organizzazioni sindacali - venute a conoscenza della riduzione operata dal Consiglio di Amministrazione - hanno attivato una serie di iniziative tese a dimostrare che il riequilibrio dei conti sui livelli del 2001 era non solo opportuno, ma anche possibile.
Spiace constatare che a fronte delle richieste presentate dalle Organizzazioni sindacali non abbia fatto seguito un'analoga azione da parte del Consiglio di Amministrazione in sede di approvazione del Bilancio.
Tutto ciò non ha purtroppo consentito di agire retroattivamente per l'anno 2002, ma ha consentito di recuperare ulteriori 200.000 Euro per il fondo incentivante per l'anno 2003.
Sulla base di tali consapevolezze e considerazioni e con l'impegno di aprire immediatamente il tavolo di trattativa per stabilire i criteri di ripartizione per l'anno 2003, CGIL, CISL e UIL, in data odierna hanno sottoscritto l'accordo per l'anno 2002, in modo da consentire ai dipendenti di percepire le somme dovute in tempi brevi.

Firmato
CGIL-CISL-UIL

26-03-03

II BIENNIO ECONOMICO - Corte dei Conti Certificazione Negativa

Da fonti informali giunge notizia che se confermata sarebbe gravissima, che la  Corte dei Conti avrebbe rilasciato certificazione negativa sul contratto dell'Università. Non sono note le motivazioni, che parrebbero tuttavia, non riguardare il merito dell'accordo. Appena in possesso di documentazione certa vi informeremo per una tempestiva valutazione.

21-03-03

FONDO INCENTIVANTE  2002

Riportiamo  la dichiarazione a verbale in ordine al Fondo incentivante 2002, relativa all'incontro di contrattazione del 14.03.03,
                        -omissis-
la CGIL, in considerazione del sensibile decremento del fondo, ha inviato all'Amministrazione una dettagliata  richiesta di chiarimenti circa le modalità  di costituzione del fondo di cui sopra.
La CGIL ritiene pertanto indispensabile, prima di procedere a qualsiasi  definizione di nuovi criteri di ripartizione,  una risposta prioritaria da  parte dell'Amministrazione ai quesiti che sono stati evidenziati, perché se  recepiti potrebbero avere riflessi positivi, sulla determinazione dell' ammontare del Fondo.
La CGIL dopo questa dichiarazione a verbale è in attesa di una sollecita risposta o di un incontro con l'Amministrazione.

20-03-03 SCIOPERO CONTRO LA GUERRA  

CGIL-CISL-UIL hanno indetto per oggi 20 marzo 2003, nelle ultime 4 ore di ogni turno, uno Sciopero generale Contro la Guerra.
E' indetta una Manifestazione in Piazza Garibaldi alle ore 15.

19-03-03 CONTRO LA GUERRA    

CGIL,  CISL, UIL ritengono illegittima la decisione dell'Ultimatum degli USA all'Iraq presa al di fuori di ogni mandato delle Nazioni Unite, non motivata politicamente e tale da compromettere un ordine mondiale fondato sulla sicurezza e sul rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.
Nel  caso di inizio della guerra CGIL, CISL, UIL unitariamente proclameranno uno sciopero con manifestazione provinciale. Le modalità dello sciopero saranno comunicate immediatamente dopo l'eventuale inizio della guerra.
17-03-03 Contrattazione decentrata 14 Marzo    

Venerdì 14 marzo si è svolto un incontro di contrattazione decentrata integrativa. Nel corso della seduta ,sono stati osservati 15 minuti di pausa in adesione alla"fermata sul luogo di lavoro" indetta dalla Confederazione Europea dei Sindacati "contro la guerra", a cui hanno aderito i 3 rappresentanti di CGIL -CISL -UIL, 6 Rappresentanti Sindacali Unitari su 10 e la delegazione di parte pubblica.
Riportiamo una breve sintesi dei principali argomenti trattati:

FERIE
L'amministrazione, come avevamo richiesto recentemente, ha prorogato il godimento delle ferie residue dell'anno 2002 sino al 31.08.03

RECUPERO ECCEDENZA ORE LAVORATIVE
L'Amministrazione ha inoltre prorogato di recuperare il termine ultimo per il recupero delle eccedenze di orario sino al 31.08.03.

FONDO INCENTIVANTE
Per quanto riguarda il Fondo incentivante la CGIL, dopo che l' Amministrazione ha fornito degli importi di spesa inferiori a quelli del 2002, ha inviato una articolata lettera al M.R., con la quale sono richiesti chiarimenti sulle ragioni di detto decremento e per i quali si è in attesa di un risposta urgente. La CGIL ritiene la risposta condizione necessaria per la definizione dei criteri di ripartizione del fondo.

REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA
L'amministrazione ci ha fatto pervenire solo ieri il testo del regolamento sulla sicurezza. La materia riguarda solo l'informazione preventiva (come tale non è oggetto di  trattativa). Abbiamo preso atto del documento ma considerata la delicatezza della materia la CGIL ,  nel caso in cui  il Regolamento venisse portato  in approvazione al Consiglio di Amministrazione, senza le modifiche richieste, si farà parte attiva per chiarire alcuni aspetti già evidenziati all'Amministrazione,
inviando una  nota  a tutti i consiglieri, per sottolineare tutti  i dubbi e le perplessità di alcune parti del regolamento.

APPLICAZIONE II BIENNIO ECONOMICO 2000/2001
Considerato il fatto che dovrebbe essere imminente la pubblicazione del contratto relativo al II biennio economico 2000/2001 abbiamo chiesto all'Amministrazione di attivare sin da ora tutti gli uffici competenti per far si che gli arretrati vengano pagati in tempi ristretti.

LETTORI
E' stata riconosciuta ai lettori l'esperienza acquisita sulla base della sentenza della Corte Europea. L'amministrazione provvederà ad adeguare lo stipendio sulla base di tale accordo. La CISAPUNI non ha ritenuto di sottoscrivere l'accordo.

MOBILITA' VERTICALE
L'amministrazione ci ha informato che ha richiesto alla CRUI l'interpretazione ufficiale del punto della Finanziaria relativo al divieto degli "scorrimenti" (mobilità verticale) per il personale tecnico-amministrativo regolati dal CCNL. La CGIL ha ribadito che tale divieto non sussiste.

MOBILITA' DI COMPARTO E EXTRA COMPARTO
La CGIL ha chiesto all'Amministrazione di inviare a tutti i dipendenti via email le varie richieste di mobilità di comparto e extra comparto. L'amministrazione ha accolto la nostra richiesta

STRAORDINARIO
Firmato l'accordo per le ore straordinarie.

Clicca qui per visualizzare il testo dell'accordo sugli straordinari (formato Acrobat Reader)

11-03-03 Richiesta proroga Ferie  

Informiamo tutti i dipendenti che questa O.S. in data 6.03.03 ha chiesto al Magnifico Rettore il posticipo del recupero delle giornate di ferie maturate nel corso dell'anno 2002 fino alla fine di agosto 2003. In considerazione del fatto che l'esigenza ci è stata segnalata da molti lavoratori ci auguriamo che il Rettore accolga favorevolmente la nostra istanza.

06-03-03
8 Marzo: Difendiamo la Pace     

Una giornata che non riguarda solo la memoria storica, ma il presente e il futuro. Le cose da fare sul terreno dei diritti e dell'emancipazione sono ancora molte. Ma oggi più che mai torna di attualità la difesa dei valori, dei diritti e della Pace. Difendiamoli.
Auguri a tutte le donne dell'Università di Parma.

14-02-03 Un regolamento che non farà molta strada     

Ci è stata comunicata la pubblicazione del Regolamento per l'Affidamento di Incarichi di funzioni dirigenziali approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Quando ci è stato presentato ci siamo posti alcuni ragionevoli dubbi che, dopo le modifiche apportate in Consiglio d'Amministrazione, si sono ancor più  rafforzati. Se non altro per l'esclusione, tra i potenziali aspiranti all'incarico, del personale di cat. B con laurea e per il fatto che questo regolamento si fonda su una legge superata da un altro provvedimento successivo che i sindacati confederali avevano peraltro già segnalato con lettera inviata al M.R.
La nostra  convinzione è che questo regolamento non potrà fare molta strada.

11-02-03

La CGIL-Parma e la Libreria Feltrinelli organizzano    

Presso la Libreria Feltrinelli - Via della Repubblica 2
Giovedì 13 febbraio alle ore 18,00

la presentazione del libro "L'Italia ripudia la Guerra" di Claudio de Fiores.

Sarà presente l'autore. La partecipazione è libera.


Per visualizzare l'invito clicca qui

10-01-03

Risultati del referendum tra gli iscritti CGIL per la sottoscrizione del II biennio CCNL Università     

 Si è svolto il 14 gennaio il referendum sulla sottoscrizione del II biennio del contratto Università. Ha partecipato al voto il 36,04% degli iscritti coinvolti. In alcune sedi, privando gli iscritti del diritto ad esprimersi sul contenuto dell’accordo, non si è tenuta la consultazione. I dati sono suscettibili di qualche ulteriore aggiornamento in riferimento a sedi che non hanno ancora potuto comunicare il risultato. I SI sono 1501 (63,76%), i NO sono 823 (34,96%), schede bianche 26 (1,10%), schede nulle 4 (0,17%). Il risultato conferma la decisione del Direttivo Nazionale di sottoscrivere l’accordo. Il dettaglio dei risultati è riportato nella tabella che segue. 

SEDE

AVENTI DIRITTO

VOTI

SI

NO

BIANCHE

NULLE

ANCONA

45

25

17

8

 

 

BARI POLITECNICO

34

30

30

0

 

 

BARI UNIVERSITA'

226

66

4

62

 

 

BENEVENTO

21

15

15

0

 

 

BERGAMO

24

9

9

0

 

 

BOLOGNA

342

66

51

14

1

 

BRESCIA

74

54

54

0

 

 

CAMERINO

34

10

9

1

 

 

CAMPOBASSO

19

18

11

6

1

 

CASSINO

35

17

8

9

 

 

CATANIA

198

39

4

35

 

 

CATANZARO

13

9

9

0

 

 

CHIETI

48

36

34

2

 

 

COSENZA

156

40

40

0

 

 

FERRARA

89

22

19

1

2

 

FIRENZE

454

246

2

241

3

 

GENOVA

353

108

86

21

1

 

L'AQUILA

74

62

59

3

 

 

MESSINA

190

125

93

32

 

 

MILANO BICOCCA

27

4

2

2

 

 

MILANO POLITECNICO

49

21

19

2

 

 

MILANO UNIVERSITA'

178

13

6

7

 

 

MODENA

83

38

27

11

 

 

NAPOLI "FEDERICO II"

380

131

121

8

1

1

NAPOLI NAVALE

34

25

20

5

 

 

NAPOLI ORIENTALE

41

35

35

0

 

 

NAPOLI OSS. CAPODIMONTE

27

22

16

4

2

 

NAPOLI OSS. VESUVIANO

20

18

18

 

 

 

NAPOLI SECONDA UNIVERS.

362

195

190

5

 

 

PADOVA

191

64

59

5

 

 

PALERMO

525

205

154

46

3

2

PARMA

80

24

6

18

 

 

PAVIA

61

5

3

2

 

 

PERUGIA

51

39

34

5

 

 

PESARO - URBINO

81

32

3

29

 

 

PISA

194

60

60

0

 

 

R.CALABRIA

23

8

8

 

 

 

ROMA "LA SAPIENZA"

674

44

17

27

 

 

ROMA "TOR VERGATA"

122

50

43

7

 

 

ROMA IUSM

9

5

5

0

 

 

ROMA OSSERVATORIO

6

6

0

6

 

 

ROMA TRE

75

26

5

21

 

 

SIENA

256

84

10

73

1

 

TERAMO

16

15

13

2

 

 

TRENTO

90

26

0

24

2

 

TRIESTE

87

25

14

7

4

 

UDINE

89

55

31

20

4

 

VARESE

16

2

1

1

 

 

VENEZIA

136

42

1

39

1

1

VERONA

80

22

22

0

 

 

VITERBO

40

16

4

12

 

 

TOTALE

6532

2354

1501

823

26

4

 

 

36,04

63,76

34,96

1,10

0,17

09-01-2003

Referendum IPOTESI ACCORDO biennio economico 2000-2001  

Il 18/12/2002 è stata definita un'ipotesi di Accordo Nazionale per il biennio economico 2000-2001 per il comparto Università (lavoratori tecnico-amministrativi).
Tale "ipotesi di Accordo" inizialmente non è stata sottoscritta dalla delegazione trattante dello SNUR-CGIL, che ha rinviato la propria determinazione successivamente alla consultazione del Comitato Direttivo Nazionale che si è riunito il 19/12/2002.
Il Comitato Direttivo Nazionale, in tale occasione, ha approvato a maggioranza, un Ordine del Giorno che - pur ribadendo le critiche già sollevate in sede di contrattazione - ha stabilito di approvare l'"ipotesi di Accordo".
Il Comitato Direttivo Nazionale, tuttavia, ha deciso di sottoporre l'"ipotesi di Accordo" a Referendum tra gli iscritti.
.

IL REFERENDUM SI SVOLGERA' martedì 14 GENNAIO 2003, DALLE ORE 9,00 ALLE ORE 18,00 PRESSO LA SEDE SINDACALE (Via Università n. 7). 

TUTTI GLI ISCRITTI ALLO SNUR-CGIL DELL'UNIVERSITA' DI PARMA (Personale tecnico-amministrativo, ivi compresi i Collaboratori ed Esperti Linguistici, ma con esclusione dei Docenti e dei Ricercatori) SONO INVITATI A PARTECIPARE AL REFERENDUM.

07-01-2003 CCNL Università                 

Ipotesi d'intesa sul II Biennio economico

Dichiarazione a Verbale


Ordine del Giorno approvato dal CDN del 19/12/02


Comunicato della Segreteria Nazionale del 23/12/2002

01-01-2003 Contributi e proposte sulla riorganizzazione dell'Ateneo  

Clicca qui per visualizzare il testo (formato Acrobat)