In occasione dell'insediamento del Rettore, la CGIL ha nuovamente espresso le proprie critiche alla gestione del personale nell'Università di Parma, con una lettera che è stata consegnata al Prof. Ferretti.

Nel documento si afferma, tra l'altro, che il giudizio negativo è motivato da valutazioni riguardanti il metodo, la legittimità e il merito degli atti.

Il documento della CGIL esprime una prima osservazione: di fronte alla grave situazione di sottoinquadramento del personale Tecnico-amministrativo, al permanere di gravi ingiustizie e discriminazioni, invece di intervenire sulle cause che determinano questo stato di cose, sono state assunte decisioni, come quelle relative al "Regolamento per il reclutamento del personale tecnico-amministrativo", che, di fatto, si muovono nella direzione opposta con il risultato che con questo provvedimento si accontenta solo una piccola parte di dipendenti a scapito di altri aventi i medesimi diritti".

La CGIL rileva che l'insieme dei provvedimenti assunti dall'Amministrazione (l'assegnazione del personale alle strutture, i trasferimenti, l'attribuzione di mansioni superiori, ecc.) non corrisponde ai principi di "rispetto delle reali esigenze organizzativa, valorizzazione delle professionalità, corretta rotazione del personale. I criteri che li sostanziano tendono esclusivamente a privilegiare metodi e valutazioni non sempre conformi ai fini istituzionali ed ai reali interessi della Pubblica Amministrazione."

In conclusione, la CGIL chiede "che si ponga fine a questo stato stato di cose procedendo ad un profondo rinnovamento della Direzione del Personale anche mediante il più complessivo e razionale riordino della Dirigenza dell'Università attraverso la necessaria rotazione dei Dirigenti come previsto dalle vigenti disposizioni legislative."