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Risultati dell'azione positiva "Telelavorando" 2010

Università degli studi di Parma
Comitato Pari Opportunità

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Referenti
Comitato Pari Opportunità
Lucia Silvotti
Anna Maria Fuganti
Giannamaria Maggiali

Analisi e gestione delle procedure
Bruna Lanfranchi

Formazione e servizi al personale
Maurizio Rossi
Fiorenza Bacchieri

Personale Tecnico Amministrativo
Rosa Andrei

Supporto informatico e tecnico
David Montaresi

L'obiettivo del progetto è quello di offrire ad alcuni dipendenti dell'Università di Parma, che per esigenze di conciliazione tra vita professionale e familiare non possono essere presenti nella propria sede lavorativa, l'opportunità di lavorare dal proprio domicilio, sulla base della compatibilità del lavoro svolto.
L'Università, in adempimento al Piano Azioni Positive, ha pertanto emanato un bando per l'accesso al progetto sperimentale "Telelavorando" (aprile 2009).

I prerequisiti stabiliti per accedere al telelavoro sono stati la telelavorabilità dell'attività lavorativa e la presentazione di un progetto al riguardo.
Il progetto elaborato dal dipendente, di concerto con il responsabile di struttura, doveva indicarne gli obiettivi, le condizioni di telelavorabilità, le tecnologie da utilizzare, i criteri di verifica della prestazione lavorativa, le modificazioni organizzative, i rientri periodici del telelavoratore, la durata del progetto ( 6 mesi prorogabili, per una sola volta, di ulteriori 6), nonchè le esigenze di conciliazione e di mobilità del dipendente.

Le 10 domande che la commissione ha ritenuto idonee, su 11 pervenute, appartengono a 8 donne e 2 uomini, tutti con carichi familiari (figli piccoli, assistenza a familiari disabili) associati o meno ad una distanza chilometrica dal posto di lavoro maggiore di 30 km, che impediscono una facile conciliazione casa-lavoro.

Dal 1 ottobre 2009 al 30 settembre 2009, i 10 dipendenti prescelti prestano la loro attività in modalità di telelavoro, cioè dal loro domicilio (da 1 a 4 giorni settimanali). Il monitoraggio viene effettuato dal CPO attraverso riunioni periodiche coi telelavoratori, report sull'attività dei dipendenti, compilati dai responsabili e la somministrazione di questionari ai dipendenti e ai loro responsabili.

I risultati del monitoraggio relativo ai dipendenti mostrano che la motivazione all'adesione del progetto è costituita, nella maggior parte dei casi (9/10), dalle esigenze di assistenza ai familiari, ma anche dal poter disporre di maggiore autonomia nella gestione del tempo (6/10).
I dipendenti percepiscono interesse da parte del loro responsabile a proposito del telelavoro (9/10). Il passaggio di informazioni fra i colleghi della stessa struttura e i rapporti interpersonali non risultano cambiati (8/10), nonostante il telelavoro sia visto a volte dai colleghi come privilegiante (5/10). Le occasioni di confronto fra colleghi in telelavoro sono realizzate attraverso una mailing list, alla quale prendono parte anche membri del CPO e degli uffici di riferimento; questa comunicazione, soprattutto all'inizio, consente un efficace scambio di informazioni, utili a risolvere problemi comuni.
I rapporti col dirigente non sembrano modificati (6/10); in alcuni casi (4/10) sono addirittura percepiti come migliorati. Le strutture tecniche di supporto, fornite dall'amministrazione dell'Università, risultano adeguate in 6 casi su 10. I problemi tecnici rilevati (collegamento dati, PC, collegamento telefonico) sono stati risolti dai servizi informatici dell'Università oppure dai telelavoratori stessi (molti di loro sono informatici), oppure da colleghi di ufficio.
Tutti i telelavoratori definiscono positiva (2) o molto positiva (8) l'esperienza del telelavoro e tutti continuerebbero a lavorare secondo questa modalità, se fosse introdotta come normale modalità lavorativa, perchè consente una conciliazione fra vita familiare e lavorativa, permette di disporre di maggiore autonomia nella gestione del tempo, permette una maggiore concentrazione e una migliore gestione del tempo. Questo si traduce anche in un risparmio di tempo negli spostamenti (7/10) e in una percezione di maggiore produttività (6/10). I 10 telelavoratori non rilevano molti svantaggi dalla modalità in telelavoro rispetto a quella in ufficio: i più temuti sono il possibile isolamento dai colleghi (4/10) e i rischi per la carriera (3/10).

Da parte dei responsabili di struttura, i vantaggi riscontrati nella modalità lavorativa in telelavoro, sono: l'ottimizzazione delle risorse umane (8/11), l'aumento della capacità produttiva (6/11), il risparmio sui costi (4/11) e la riduzione dell'assenteismo (4/11).
Fra gli svantaggi, è stato notato il rischio della perdita del controllo diretto (5/11) ed il rischio di un minor aggiornamento del personale (3/11).
La qualità e la quantità del lavoro svolto in questa modalità sono risultate uguali rispetto alla modalità classica in ufficio (10/11 e 9/11 rispettivamente), mai peggiore, in alcuni casi migliore (1/11 e 2/11).
La capacità di rispondere alle urgenze è rimasta sostanzialmente invariata (8/11), in 1 caso migliorata, in 2 casi lievemente peggiorata.
Il telelavoro ha apportato modifiche all'organizzazione del lavoro per quanto riguarda la programmazione delle attività (5/11) e la pianificazione del calendario riunioni (5/11). In un solo caso sono state riassegnate competenze ai colleghi che svolgono attività comuni col telelavoratore.

La modalità comunicativa col telelavoratore si è svolta sia in modo diretto (7/11) che attraverso posta elettronica (9/11) o telefono (4/11). Per quanto riguarda la rilevazione, da parte del responsabile, di eventuali cambiamenti nei rapporti fra telelavoratori e colleghi, non si sono riscontrati cambiamenti sulla motivazione sul lavoro da parte dei colleghi (10/11), nè sul raccordo professionale col telelavoratore (9/10).

La produttività complessiva è risultata immutata (6/11) oppure migliorata (5/11).
Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi, i responsabili concordano sul fatto che il telelavoro non abbia rappresentato un ostacolo (6/11). In 2 casi il raggiungimento degli obiettivi è migliorato, dal momento che il telelavoratore è passato dal part-time al tempo pieno.
Per il raggiungimento degli obiettivi è stata in alcuni casi necessaria una rapida ed efficace riorganizzazione del lavoro in accordo coi colleghi. Un responsabile sottolinea che occorre aumentare le capacità e le occasioni di relazioni personali nel tempo in cui si condivide la presenza in ufficio. Sarebbe utile disporre di modalità di comunicazione in video-conferenza.

Risultati dell'azione positiva "Telelavorando" 2010 - versione stampabile
Grafici riassuntivi dell'azione positiva "Telelavorando" 2010
Piano Azioni Positive 2010-2012
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