Capitolo VII - Tangenti alle coniche

 

 

1 Problema.

 

Pierino deve portare un secchio da  A a B, ma deve nel frattempo passare dalla riva del fiume che scorre rettilineo per riempire il secchio. QualՏ il precorso pi breve ?

 

Soluzione. Si tratta di stabilire in quale punto C conviene attingere lacqua, infatti, scelto C, il percorso pi breve certo la spezzata ACB.

In fig. 1 a sinistra sono rappresentati i tre punti, A arancio, B blu, C celeste, e la spezzata ACB. Aprendo la figura possibile muovere i punti (C per vincolato a stare sulla riva del fiume) e sperimentare diversi percorsi. A destra rappresentata con un  grafico la lunghezza del percorso: la scelta dei punti A e  B determina il grafico, che mostra, al variare del punto C, quale sia la lunghezza della spezzata ACB. Cos possibile fare qualche esperimento ed intuire la risposta corretta.

 

fig. 1*

 

Sia B il simmetrico di B rispetto alla riva del fiume (fig. 2), allora i segmenti CB e CB hanno la stessa lunghezza e il problema diventa: trovare il punto C in modo che la spezzata ACB sia di lunghezza minima.

 

fig. 2

 

In fig. 2 sono illustrate alcune possibilit. Confrontando le lunghezze delle spezzate ACB, ACB e ACB evidente quale sia la scelta migliore.

 

Conclusione. Riformuliamo la questione in modo pi astratto (vedi fig. 3):

Siano dati una retta r e due punti A e B dalla stessa parte di r. Tra tutti i punti C della retta r quello che rende minima la spezzata ACB il punto per cui passa la retta AB che congiunge A al simmetrico B di B rispetto ad r.

 

fig. 3

 

Possiamo anche dire:

1 Proposizione. Il punto C cercato quel punto della retta r per cui gli angoli formati da r con le rette AC e BC sono uguali.

 

fig. 4

 

Dimostrazione. Con riferimento alla fig. 4 si tratta di vedere che gli angoli a e b sono uguali. Ma a = g perch sono opposti al vertice, b = g perch B il simmetrico di B rispetto ad r. Quindi a = b.

 

2 Tangente allellisse

 

Sia r la retta tangente allellisse E nel suo punto P. Immaginiamo che Pierino debba andare dal fuoco F al fuoco F passando per un punto C di r con il percorso pi breve possibile.

Sappiamo che

|FP| + |PF| = 2p

quindi per tutti i punti che stanno fuori dellellisse, e in particolare per tutti i punti C della tangente, diversi da P, vale

|FC| + |CF| > 2p.

Allora P il punto che assicura il percorso minimo. Pertanto, per la Proposizione precedente la tangente r forma angoli uguali con le rette PF e PF, cio

 

2 Teorema. Una retta tangente allellisse biseca le rette condotte dal punto di tangenza ai fuochi.

 

fig. 5*

 

Aprendo  fig. 5 si vede un filmato che evidenzia come gli angoli formati dalla tangente con le rette per i fuochi siano sempre uguali tra loro.

 

3 Costruzione con riga e compasso della tangente in un punto assegnato di un ellisse. Dellellisse sono dati gli assi  e un punto P. Con la circonferenza centrata nel vertice inferiore e raggio pari al semiasse maggiore individuiamo i fuochi F e F sullasse maggiore (cfr. fig. 10 Cap. 3). Si congiungono i fuochi al punto P (in rosso in fig. 6). Con lausilio di una circonferenza centrata in P si determinano due punti sulle rette PF e PF equidistanti da P. Con laiuto di altre due circonferenze centrate in questi punti si determina il loro asse (blu) che la tangente cercata.

 

P

 

fig. 6

 

4 Fuochi e raggi luminosi. Uno specchio riproduce limmagine degli oggetti facendoli apparire collocati dietro lo specchio, in posizione simmetrica a quella reale. Di questo ci rendiamo meglio conto se guardiamo di scorcio in uno specchio, posto ad esempio alla nostra sinistra; con il medesimo sguardo vediamo a destra la stanza e a sinistra la sua immagine virtuale.

 

fig. 7

 

Con riferimento alla fig. 7, dal punto A si vede nello specchio riprodotta limmagine di B come se si trovasse in B. Dunque il percorso del raggio luminoso che da B conduce al nostro occhio deve essere BCA, perci i raggi luminosi (e anche le onde sonore) sono riflessi da una superfice piana in modo che raggio incidente e raggio riflesso formino lo stesso angolo con il piano.

Naturalmente questo avviene nello spazio: il raggio incidente r e il raggio riflesso r formano con la retta s (loro proiezione nortogonale sul piano dello specchio) lo stesso angolo.

 

fig. 8

 

Tutto ci ha interessanti applicazioni al caso dellellisse. A noi, considerate le nostre piccole dimensioni rispetto al raggio terrestre, la terra sembra piatta; allo stesso modo un raggio luminoso (cos sottile rispetto alla curvatura di un ellisse) viene riflesso da uno specchio ellittico come se questo fosse piano, con linclinazione della tangente. Perci un raggio uscente da un fuoco viene riflesso nellaltro fuoco, qualunque direzione abbia, infatti i due raggi formano con la tangente angoli uguali. Ma cՏ di pi, la lunghezza del percorso FPF non dipende dalla scelta del punto P sullellisse, quindi due raggi luminosi che partono da F in direzioni diverse nel medesimo istante, arrivano contemporaneamente in F (sempre che uno dei due non percorra proprio il segmento FF nel qual caso arriva prima). Allora se un suono viene emesso in F, esso si diffonde in tutte le direzioni e da tutte le direzioni viene riflesso in F e da tutte le direzioni arriva contemporaneamente, quindi chiaramente percepibile. Questo spiega perch in una sala ellittica anche molto grande, una parola bisbigliata in uno dei fuochi chiaramente udibile nellaltro (in particolare evidente che la possibilit di risostruire la parola garantita dalla contemporaneit con cui i suoni arrivano dai vari punti dellellisse).

 

 

 

3 Tangente ad una parabola

 

5 Teorema. La tangente alla parabola in un suo punto biseca langolo formato dalla perpendicolare alla direttrice condotta per il punto e dalla retta che congiunge il punto al fuoco.

 

fig. 9*

 

Dimostrazione. (Guarda a fig. 9) Sia P un punto della parabola, consideriamo la bisettrice dellangolo formato dalla retta PF con la perpendicolare alla direttrice. Sia P il piede della perpendicolare. Le due rette sono simmetriche rispetto alla bisettrice e i segmenti PF e PP sono uguali (perch P sta sulla parabola). Quindi i punti F e P sono simmetrici rispetto alla bisettrice.

Pertanto se Q sta sulla bisettrice, Q P, i segmenti QF e QPsono uguali. Mentre chiaramente |QQ| < |QP|. Quindi la distanza di Q dalla direttrice minore della distanza di Q dal fuoco. Pertanto Q esterno alla parabola.

Cio tutti i punti della bisettrice, tranne P, sono esterni alla parabola. Dunque la bisettrice la tangente.

 

6 Raggi luminosi e parabole. Come mostra la fig. 10, poich la tangente alla parabola la bisettrice tra perpendicolare alla direttrice e congiungente al fuoco, un raggio di luce proveniente in direzione perpendicolare alla direttrice viene riflesso nel fuoco.

 

fig. 10*

 

Supponiamo di avere una fonte di onde elettromagnetiche molto lontana e di orientare lasse della parabola in direzione di questa sorgente. Allora tutte le onde arriveranno da direzioni praticamente parallele e verranno tutte deviate nel fuoco, dove ci sar una forte concentrazione di segnale. Se per il tempo impiegato dai diversi raggi fosse diverso, cio se tutti i raggi non percorressero la medesima distanza il risultato sarebbe un minestrone incomprensibile. Ma i punti della parabola sono equidistanti dal fuoco e dalla direttrice, quindi ogni singolo raggio impiega a raggiungere il fuoco esattamente lo stesso tempo che avrebbe impiegato a raggiungere la direttrice, se non ci fosse stata lantenna parabolica; perci tutti i segnali arrivano contemporaneamente nel fuoco!

 

 

4 Retta tangente alliperbole

 

Analogamente a quanto accade per lellisse, vale la seguente

7 Proposizione. La retta tangente ad uniperbole in un suo punto biseca langolo formato dalle rette che congiungono il punto ai fuochi (fig. 11).

 

fig. 11*

 

Dimostrazione (si pu tralasciare). Si tratta di vedere che, preso un punto P delliperbole e la bisettrice r dellangolo formato dalle rette che congiungono P ai fuochi, la bisettrice r tangente alliperbole. Cio tutti i suoi punti, tranne P stanno nella regione centrale di fig. 12.

 

 

fig. 12

 

Caratterizziamo la regione centrale. La differenza delle distanze di un punto Q del piano dai fuochi dipende continuamente da Q (in altre parole la funzione ||FQ| - |FQ|| una funzione continua di Q). Essa assume il valore 2p solo nei punti delliperbole, quindi in ciascuna delle tre regioni del piano da essa determinate essa assume sempre valori minori o sempre maggiori di 2p. Precisamente valori maggiori di 2p nelle due regioni interne e minori di 2p nella regione esterna o centrale. (Per stabilirlo sufficiente osservare che nei fuochi la differenza delle distanze ovviamente |FF| > 2p, mentre nel punto medio M essa 0 < 2p). Quindi la regione esterna caratterizzata dal fatto che per tutti i suoi punti la differenza delle distanze dai fuochi maggiore di 2p.

 

Consideriamo ora le rette che congiungono un punto P delliperbole ai fuochi e la loro bisettrice (fig. 13); le rette FP e FP sono simmetriche rispetto alla bisettrice e quindi il punto F, simmetrico di F rispetto alla bisettrice allineato a P e F.

 

 

fig. 13*

Per un qualunque punto Q della bisettrice, vale |QF| = |QF|.

 

In particolare |PF| = |PF| e quindi la differenza 2p delle distanze di P dai fuochi |FF|.

 

Invece se Q sta sulla bisettrice le distanze di Q dai fuochi sono |FQ| e |FQ|. La loro differenza, si consideri il triangolo QFF, maggiore di |FF| = 2p.

Ne segue che Q sta nella regione centrale.